SaLento in bicicletta - Da Leuca alla Piccola Leuca

Per la rubrica “SaLento in bicicletta” 
Tour N. 1
Km 37 / Dislivello 470mt+

 

Scarica QUI il link della traccia del percorso in GPX!

Leuca - Patù - Morciano - Salve - Barbarano - San Dana - Marina di Novaglie - Leuca.

Ore 12:30 chiudo la mia Ciclofficina, passo dal mio amico Muriccio che mi prepara volentieri 2 bei panini tipici con Peperoni gratinati, Caciocavallo e Capocollo, SPETTACOLO… rientro a casa e mi preparo per il giro che ho preparato in mattinata.. purtroppo non posso godermelo a pieno in quanto alle 16:30 devo riaprire il negozio, nel caso in cui doveste farlo vi consiglio di farlo con molta calma.

Ore 13 puntuale come un orologio svizzero salto su in sella, proseguo verso la costa ionica e scorgo alla mia destra una delle tante torri di avvistamento, quella dell’Omomorto, chiamata così perché nelle vicinanze sono state ritrovate delle ossa umane, pensate che è stata costruita nel 1555

Torre dell'Omomorto

Una volta finita la salita della Ristola giro subito a destra continuando il mio tragitto in Via Porcinara. Costeggiando i tipici muretti a secco e Pajare salentine arrivo alle Centopietre di Patù, antichissima tomba di origine Messapica risalente al IX secolo d.C. ed è situata di fronte l’ingresso della chiesa di San Giovanni Battista, scatto due foto prendo appunti e proseguo verso i tornanti di Vereto!

Via PorcinaraChiesa San Giovanni BattistaLe Centopietre

Consiglio: quando finite la salita di Vereto ricordatevi di guardare alle vostre spalle in quanto da quassù c’è una meravigliosa panoramica del paesino di Patù.

A pochi metri dopo i tornanti sulla mia destra inizio a scorgere l’antica chiesa della Santa Maria di Vereto. L’edificio conserva al suo interno uno straordinario affresco (restaurato nel 2018) raffigurante San Paolo Apostolo dei Serpenti.

Chiesa Santa Maria di Vereto

Ore 13:30 continuo il tour proseguendo nel paesino di Morciano (in latino Murex per il tipo di terreno roccioso e collinare sul quale si trova), imbocco Via Castromediano che si trova alla sinistra della cappella di San Donato e via Roma e dopo aver seguito l’intramontabile “Camion dei Materassi”, due cimiteri ed un bellissimo viale alberato arrivo nel centro storico di Salve! La prima cosa che si nota alla nostra sinistra è l’imponente chiesa di San Nicola Magno in stile Barocco risalente agli anni Cinquanta.

Cappella San DonatoViale AlberatoFrantoio ipogeo Le TrappiteChiesa di San Nicola Maggio

Proseguo nei tipici vicoli di Salve ed inizio a sentire il profumo della pasta al rugù proveniente dalle piccole porticine delle case sulla strada del centro storico.. in effetti era ora di mettere qualcosa sotto i denti.. mi fermo in piazza alla prima panchina e sfodero i miei due panini!

Via Per Barbarano

Ore 14:00 riparto e prendo il tratturo collegante Salve con Barbarano che tatticamente porta ad un piccolo gioiello architettonico, il santuario del Belvedere di Leuca Piccola! Il riferimento del nome non è a caso in quanto in primis la forma a capanna riproduce in miniatura il santuario di Santa Maria di Leuca ed infine era l’ultima tappa come meta di pellegrinaggio prima di arrivare a Leuca.

Santuario Leuca PiccolaChiesa Leuca PiccolaComplesso Leuca Piccola

Consiglio: Sulla sinistra della capanna c’è una piccola fontanella dove fare rifornimento di acqua fresca.

Fontana Leuca Piccola

Entro nel paese di Barbarano e ne approfitto per bere un buon caffè in piazza al Caffè San Lorenzo.

Il mio percorso continua lungo il tratturo tra Barbarano e San Dana, che prima di arrivare a quest’ultimo prestate maggiormente attenzione all’incrocio della SS275.. entro nel piccolo paese di San Dana e non so per quale motivo mi arriva un forte odore di lavanda, da pochi metri a questa parte una signora sulla “Liama” di casa stava stendendo il bucato sui tipici fil di ferro legati ad un palo dove un classico mattone bianco funge da base, che spettacolo.

Tratturo di BarbaranoPiazzetta di San DanaChiesa San Dana

Ore 14:30 Inebriato dalla lavanda scorgo alla mia sinistra la tipica piazza del paese appena restaurata con annessa la chiesa e l’orologio in bellavista accanto al campanile, scatto due foto e via verso il mare! 

Proseguo per le vie di campagna costeggiando campi di uliveti secolari ormai costretti a morire, mi si spezza il cuore, attraverso con attenzione la strada SP81 e mi inoltro in una piccola stradina sterrata che mi fa arrivare dritto sulla litoranea adriatica nella Marina di Novaglie. 

Vado giù per i tornanti che portano al mare ed inizio a scorgere da lontano il promontorio del Ponte Ciolo.. nelle giornate più limpide di primavera potrete addirittura notare in lontananza l’isola Greca più vicina, Othonoi!

Chiesa di San Dana

Ore 14:50 Risalgo in sella e dopo una ripida salita rientro sulla litoranea in direzione Santa Maria di Leuca! Lungo la tratta mi fermo a fotografare la meravigliosa vista dal Ponte Ciolo e noto, non con tanta stranezza, alcune persone in acqua al 2 di Novembre.. effettivamente fa ancora caldo.

Ciolo

Aggancio le scarpe ai pedali e senza dilungarmi troppo arrivo a destinazione, il Santuario di Santa Maria di Leuca de Finibus Terrae, l’estremo lembo del Tacco d’Italia.

Santuario

Ore 15:30 a casa! Mi preparo e si rientra al lavoro!

Grazie per la lettura.

Al prossimo tour! 

PS: Per ulteriori approfondimenti riguardo la storia dei monumenti e dei paesi vi invito a dare un’occhiata al sito web del mio amico Pantaleo Ciullo, leuca.info e torrevado.info!

Qualora voleste approfondire nel dettaglio la storia di Leuca vi consiglio di acquistare il libro “Leuca, itinerari e scenari di Finibus Terrae” (disponibile nella mia Ciclofficina) degli amici Totò Vallo, Michele Rosafio e Toni de Veglia.

 

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